In tempi recenti la cucina si è ripreso il ruolo e la dignità che le spetta, di spazio per la convivialità e quindi non solo per la preparazione, ma per la conversazione e l’accoglienza.
In passato, infatti, essa aveva un ruolo secondario, tanto da essere relegata ai piani più bassi e destinata solo alla servitù.
Anche nelle case più popolari, l’ambiente principale in cui accogliere gli ospiti era il soggiorno, mentre la cucina, destinata alla preparazione dei cibi, veniva chiusa per non mostrare il disordine che spesso vi regnava.
Va da sè che, da quando le cose sono cambiate, è iniziata una vera e propria ricerca di soluzioni per rendere la cucina degna di questo ruolo da protagonista e rinnovare una vecchia cucina è una richiesta sempre più frequente.
Non sempre, però, si ha un budget molto alto per una vera e propria ristrutturazione, vuoi perchè si viene da un mutuo, vuoi perchè ci sono sempre più spese da affrontare.
In questo articolo, quindi, vedremo alcuni suggerimenti su come cambiare cucina e svecchiare una cucina con poca spesa. Vedremo poi l’esempio di un relooking cucina da prendere come spunto per un intervento poco più consistente, ma sempre low budget.
Indice:
Come rimodernare una vecchia cucina senza spendere troppo
Vediamo prima gli interventi possibili per rinnovare una cucina senza cambiarla del tutto.
In primis, c’è da dire che rimodernare la cucina significa non solo renderla più bella, ma anche riadattarla alle nostre nuove esigenze e all’allargamento della famiglia magari, ma anche rinnovare gli impianti in modo che siano più efficienti, ecologici e soprattutto conformi alle nuove normative. Quest’ultima cosa solo se si fa un intervento più pesante.
Il triangolo di lavoro
Per rendere più efficiente la cucina un elemento fondamentale è il rispetto del cosiddetto triangolo di lavoro. In cucina, infatti, ci sono tre funzioni fondamentali che sono:
- preparare (piano cottura)
- conservare (frigo)
- pulire (lavello)
Queste tre funzioni devono essere disposte in modo da formare un triangolo che abbia i lati compresi tra 1,20 m e 2,70 m, con un perimetro totale che si tenga tra i 4 m e i 7,90 m.
Se si rispetta questa semplice regola si è certi che non si percorreranno grandi distanze per preparare i cibi e lo spazio risulterà funzionale e agibile.
HAI UNA VECCHIA CUCINA CHE NON TI SODDISFA PIU’?
Per rinnovarla progettando meglio gli spazi, contattami.
1 . Come rinnovare le ante della cucina
Se la cucina è in buone condizioni ma non ci piace più il colore delle ante, possiamo procedere col cambiare solo queste con altre più moderne che ben si adattino al resto della casa.
Un modo semplice può essere quello di ridipingerle con prodotti idonei o anche di wrapparle.
Cosa cosa?
Si, wrappare, vuol dire rivestire con una pellicola. E’ una tecnica molto usata per le auto ma che viene applicata anche ai mobili.
Il mio consiglio è quello di affidarsi a mani esperte che utilizzino prodotti performanti, in modo che siano assicurati il risultato e la durata e si eviti la formazione di antiestetiche bolle.
Con questa tecnica si riesce ad avere il colore e anche l’effetto desiderato, perchè esistono varie finiture.
2. Gli stickers
Simile al wrapping ma meno invasivi e più semplici da applicare sono gli stickers, che possono vivacizzare e rinnovare delle ante un po’ spente. In questo caso, ovviamente la base deve essere comunque in buone condizioni.
3. Sostituire i pensili per svecchiare una cucina
Nel caso in cui i pensili non siano in buone condizioni allora possiamo sostituire solo quelli malandati, giocando anche con colori diversi, che distinguano la parte superiore da quella inferiore.
Un’alternativa carina è anche quella di lasciare a giorno alcune parti, in modo che la cucina risulti più aperta e ariosa.
4. Sostituire le maniglie
Le maniglie sono degli accessori che se scelte con cura possono impreziosire un arredo o semplicemente farlo apparire diverso. Anche per rinnovare una vecchia cucina si può pensare di agire su questi elementi, selezionandoli in modo da arrivare ad un look più moderno o al contrario più vintage, secondo le proprie preferenze.
5. Cambiare il paraschizzi
Un altro modo per svecchiare una cucina è quello di modificare il paraschizzi.
Anche qui le possibilità sono infinite, in base al budget che si ha a disposizione.
Possiamo optare per una riverniciatura con idoneo prodotto.
In alternativa, si può pensare di coprire anche il paraschizzi con una pellicola adesiva che gli cambi decisamente aspetto.
Ancora, possiamo proprio sostituire le piastrelle, con altre più moderne, con una carta da parati waterproof o con un pannello monolitico in un materiale che richiami il top.
6. Sostituire il piano di lavoro
Rimaniamo in tema di top e parliamo di sostituzione di quest’ultimo proprio per cambiare l’aspetto della cucina.
Un vecchio top in marmo scuro o in laminato può tranquillamente essere sostituito da uno più chiaro o semplicemente più moderno. Esistono molte soluzioni anche innovative di cui ho parlato in un altro articolo di questo blog.
I vecchi piani di lavoro avevano tutti la misura standard di 60 cm, ma approfittando della sostituzione possiamo pensare anche di prenderne uno più ampio che sia più comodo per lavorarci.
7. I pavimenti
Il pavimento è l’elemento che visivamente impatta di più quando si entra in una stanza, per cui solo cambiando questo già si è fatto il 70% del lavoro.
Se si ha un budget limitato e non si vogliono affrontare impegnative demolizioni, basterà montarci sopra un laminato o, meglio ancora, un pavimento vinilico.
Viceversa possiamo realizzare un nuovo pavimento in gres porcellanato su quello esistente, magari prendendone di molto sottili.
In entrambi questi due casi sarà necessario che la base di partenza sia omogenea e ben livellata.
8. Gli elettrodomestici
Anche solo cambiare gli elettrodomestici può dare vita ad una nuova cucina.
A parte il risparmio energetico e l’efficienza maggiore di quelli di nuova generazione, anche l’occhio vuole la sua parte e di sicuro una cappa free standing bella a vedersi o anche un frigorifero dall’aspetto vintage, doneranno nuovo smalto all’insieme.
9. L’illuminazione per rimodernare una vecchia cucina
Per trasformare una cucina classica in moderna possiamo giocare anche con le luci.
Rendiamo l’illuminazione più efficiente, studiandola correttamente e, soprattutto, inseriamo degli elementi di modernità che richiamino l’attenzione e la distolgano da quello che si vuole nascondere.
Molti apparecchi illuminanti già di per sè sono vere e proprie sculture contemporanee che diventano protagoniste della scena.
10. Il focus
Inseriamo un elemento protagonista, come un’isola o una penisola di forte impatto, un vecchio bancone da negozio o da artigiano come piani di lavoro aggiuntivi.
Questi, renderanno più ricercato l’aspetto della cucina e le daranno quel carattere che le manca.
Progetto per rinnovare una vecchia cucina
Ora vi presento un mio progetto recente. Si tratta di una vecchia piccola cucina degli anni ‘70 da rinnovare.
Oltre a non piacere più, questa risulta anche poco funzionale e mal distribuita, lo spazio per il lavoro è poco e poco illuminato.
A ciò si aggiunge la necessità di creare una zona per il pranzo anche in questo ambiente, sebbene in casa ci sia già una sala da pranzo.
La cucina si sviluppa su una pianta quadrata con lato di circa 3.40 m, con una porta a scomparsa su un lato ed una finestra su un altro lato.
Gli impianti sono tutti da rifare, ma tendenzialmente si è voluto conservare le posizioni degli attacchi, spostando solo leggermente il lavello, in modo che capiti sotto la finestra e riceva più luce.
I pavimenti sono in buone condizioni, ma l’aspetto non è molto gradevole.
Non si vogliono comunque fare lavori strutturali tali da spostare pareti o aprire varchi più ampi.
Infine, il budget che mi è stato dato per procedere nella scelta delle varie soluzioni è quello di una cucina economica.
La fase di analisi
Sono partita quindi da uno studio che ha riguardato l’intera casa, dello stile predominante in questa, perchè la nuova cucina dialogasse con gli altri spazi.
La casa ha uno stile fondamentalmente classico, con qualche pezzo di arredo importante e qualche elemento di modernità.
I colori scuri del legno di porte ed arredi viene vivacizzato dai colori dei complementi.
Una delle fasi più divertenti è sempre la ricerca delle ispirazioni. Partendo da Pinterest e da altri portali, ho individuato una serie di soluzioni che potessero andare bene a questa situazione.
Mi sono orientata su cucine dalle linee classiche, con ante a telaio, che però avessero un po’ di colore; maniglie dallo stile vintage, qualche elemento caratteristico, ed elettrodomestici dalle linee più moderne.
La proposta di progetto
La cucina progettata ha un andamento a L e prende per intero due pareti dello spazio.
Frontalmente alla porta di ingresso ho posizionato gli elettrodomestici, a partire dalla colonna frigo e da quella per il forno.
Il piano cottura a gas è stato sostituito con un piano a induzione, che già di per sè ha un aspetto più moderno, accentuato dalla cappa free standing scelta.
Sul lato della finestra gira l’altra parte della cucina, con un ampio piano di lavoro in Okite ed un lavello ad unica vasca in ceramica, che richiama le cucine provenzali.
Alcuni pensili sono stati eliminati, per lasciare spazio a delle mensole a giorno, che incorniciano in modo simmetrico la finestra.
Sul lato opposto della cucina è stato posizionato un vecchio banco da falegname, che verrà utilizzato come piano di lavoro e come tavolo attorno a cui si raccoglierà la famiglia per il pranzo.
Finiture e luci
Il colore base che ho scelto per questa cucina è un verde foresta, che ben si sposa con gli arredi presenti nelle altre stanze della casa.
Per rendere tutto più moderno, però, ho scelto accessori neri, come le maniglie, la cappa e il miscelatore per il lavello.
Neri sono anche i corpi illuminanti.
Questi sono stati così distribuiti:
- faretti su binario a seguire la linea ad L della cucina, che illuminano le aree principali
- LED sottopensili per illuminare correttamente il piano di lavoro
- una sospensione in stile industriale sul tavolo.
Infine, i rivestimenti. Per i pavimenti, partendo dai molti colori presenti nel pavimento esistente, che verrà comunque conservato nelle altre stanze, ho scelto un pavimento grigio che riprende uno di quei colori e allo stesso tempo si introduce in punta di piedi nello schema esistente.
Per il paraschizzi, che segue tutto lo sviluppo della cucina, ho scelto piastrelle metro style, dall’aspetto vintage, lucide, in modo da costituire un ulteriore punto luce per la stanza.
VUOI RINNOVARE LA TUA CUCINA ANNI ’70?
Fallo con un progetto ben studiato.
Galleria di immagini
Caterina
[…] https://caterinascamardella.it/rinnovare-una-vecchia-cucina/ […]