Lo smart working è diventato negli ultimi due anni una pratica molto diffusa e ormai sostenuta anche da molte aziende. La pandemia in realtà ha solo fatto crescere un fenomeno che già era in atto.
Lavorare da casa è sicuramente una possibilità che offre molti vantaggi, ma è necessario organizzare una postazione lavoro adeguata perchè non diventi un incubo o comunque una condizione piuttosto negativa per la nostra salute.
Di sicuro la scelta della giusta sedia per smart working diventa quindi fondamentale.
In questo articolo vedremo insieme quali sono i parametri da valutare e alcuni esempi delle migliori sedie disponibili.
Indice:
Cosa guardare quando si sceglie una sedia per smart working
Una buona sedia per smart working o studio deve avere la seduta regolabile per poterne personalizzare l’altezza.
Inoltre, ci deve essere un supporto lombare che prevenga il mal di schiena.
Se poi si soffre di cervicale è meglio preferire uno schienale alto.
In poche parole una buona sedia da ufficio deve essere ergonomica e dare al corpo il supporto necessario per non generare tensioni muscolari su collo, schiena e gambe.
Col tempo, infatti, si potrebbero accusare gravi disturbi.
Altra cosa da guardare è la presenza o meno delle rotelle. Questa scelta dipende molto dal tipo di pavimento che si ha, in quanto esse potrebbero rovinare i laminati o anche il legno.
Inoltre, è preferibile avere uno schienale in tessuto traspirante, in modo da garantire il giusto comfort anche da questo punto di vista.
La presenza dell’imbottitura può essere una caratteristica importante: se c’è, rende la seduta più comoda e quindi è da preferire se si pensa di restare seduti molto a lungo, mentre nei casi in cui non si stia molto tempo al PC è possibile optare anche per una sedia senza imbottitura ma con la scocca in plastica.
Bisogna valutare se è necessario avere dei braccioli o se potrebbero essere solo di intralcio. Ci sono alcune tipologie di sedie che li hanno pieghevoli, in modo da poterli escludere all’occorrenza.
Infine, non meno importante è la facile manutenzione di tutti i materiali che compongono una sedia per smart working e la loro durabilità.
Le migliori sedie ergonomiche smart working
Sono a metà tra sedia da ufficio e sedute per attività fisica la Variable Balans di Varier e la Wellness Ball di Technogym.
La prima è una sedia realizzata per la prima volta nel 1979 ed ha un design tipicamente nordico, con varie forme e diversi colori. Essa permette di sedersi appoggiando le ginocchia, così da evitare tensioni muscolari.
La seconda somiglia ad una palla da pilates ed in effetti, oltre a garantire la giusta postura, consente anche la tonificazione muscolare per addome e gambe.
Markus di IKEA è una sedia da ufficio molto comoda, con ruote, schienale traspirante ed alto e braccioli.
Una sedia da ufficio dallo stile nordico ma che ben si adatta a vari ambienti è Håg Capisco anche nella versione Puls. Si tratta di un tipo di sedie studiate per dare ampia libertà di movimento da seduti, garantendo anche il trasferimento del carico sulle gambe, in modo da scaricare a terra il peso.
Grazie a questa posizione si ha anche l’allungamento del retto femorale e l’avanzamento del bacino, con cui si preserva la configurazione fisiologica della colonna, come se si stesse in piedi ma in realtà si sta seduti. Richiama le selle da cavalcata.
Una sedia per smart working da premio
Ha vinto il Red Dot Design Award la sedia Moon, disegnata da Serena Papait per Quadrifoglio Group.
Partendo da un design che rivisita quello scandinavo, questa sedia ha una forma che ricorda quella del simbolo dell’infinito. Essa è stata pensata per favorire il benessere posturale, distribuendo il peso senza gravare sulla colonna vertebrale. Chi sta seduto è indotto, inoltre, a seguire un movimento perpetuo di oscillazione, che rende la sedia molto confortevole.
La struttura di questa sedia è realizzata in polipropilene, mentre i punti di appoggio hanno degli inserti in neoprene, morbido e indeformabile, per favorire la decompressione dei carichi.
La sedia è personalizzabile grazie ai vari colori e rivestimenti in cui è disponibile.
L’estetica di una sedia per smart working
Oltre alla funzionalità e all’ergonomia di cui si è parlato, la sedia per lavoro o studio deve avere anche un certo appeal. Essa, infatti, deve adeguarsi allo stile che c’è non solo nell’ambiente in cui si trova la postazione ma anche con quello dell’intera casa.
Ovviamente, se la postazione è in uno spazio dedicato proprio al lavoro, quindi nello specifico uno studio, potremo osare con una sedia che anche se non proprio bellissima, ci garantisce comunque un’ottima postura e di poter lavorare anche diverse ore nell’arco della giornata senza problemi per la schiena.
Se, viceversa, la postazione è stata ricavata in una camera da letto o, ancora di più, in un living, dovremo mantenere il giusto equilibrio tra estetica e funzionalità e scegliere delle sedie per smart working gradevoli oltre che comode. Ad esempio dovremo puntare su delle sedie di design, delle poltroncine dall’aspetto più classico.
Sedie da ufficio di design
Il design offre molte soluzioni adatte agli ambienti più ricercati.
Qui sotto ve ne mostro alcune.
Sina di B&B Italia
Conference chair di Knoll by Eero Saarinen
Kave Home invece propone Yolanda, una sedia utilizzabile anche per ufficio che mette insieme funzione ed estetica.
La Tip Ton chair progettata da Edward Barber & Jay Osgerby per Vitra è una sedia con la parte inferiore smussata grazie a cui si può assumere una posizione leggermente inclinata che ha molti benefici per il corpo, come dimostrato dall’ETH di Zurigo.
Infine, la sedia Incisa progettata da Vico Magistretti per DePadova, con la sua forma e il materiale richiama anch’essa le selle da equitazione e può essere una sedia per smart working molto elegante e comoda
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Galleria di immagini per migliori sedie per smart working
Caterina
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