Il progetto che vi presento in questa pagina riguarda la ristrutturazione di un immobile da rivendere, trasformandolo da bilocale a trilocale, con un intervento di valorizzazione immobiliare.
Il prima: il bilocale
Quando si parla di bilocale? Un bilocale è un immobile in cui, ad esempio, sono presenti una camera ed un soggiorno con angolo cottura, oltre al bagno. Se esso ha una metratura ampia allora si può valutare, come in questo caso, di ricavare un ulteriore locale che soddisfi le nostre esigenze. Sono, però, da considerare anche altri parametri, come vedremo nel seguito.
L’appartamento in questione è costituito da:
- un ingresso molto ampio
- una piccola cucina con terrazzino
- un bagno stretto e lungo
- una sola camera da letto
- un ampio soggiorno con terrazzino
Il progetto: da bilocale a trilocale
L’ appartamento avrà diversi punti di forza:
- un open space
- i due terrazzini
- lo spazio per l’home office.
Ma andiamo per ordine.
Si parte dall’ingresso, progettato con grande attenzione ai dettagli. Attualmente è un largo corridoio che ha quasi le dimensioni di una stanza, togliendo spazio agli ambienti di vita.
Esso viene quindi ottimizzato realizzando un armadio a muro, da usare come cappottiera ma anche come ripostiglio. Negli appartamenti in condominio lo spazio ripostiglio/magazzino non è mai abbastanza, soprattutto se, come in questo caso, non si ha una cantina a disposizione. Per questo è un’ottima cosa sfruttare al centimetro ogni angolo.
L’open space
Il progetto prevede di unire soggiorno e cucina. L’attuale soggiorno, quindi, diventa un open space con angolo cucina, area pranzo e area relax:
- una cucina piccola ma funzionale in cui tutto è a portata di mano
- un angolo pranzo raccolto ed accogliente
- l’area relax con divano e TV.
L’open space è un’ottima soluzione per aumentare la luminosità di un ambiente e renderlo uno spazio in cui condivisione é la parola d’ordine.
La stanza in più outdoor
Mai come in questi ultimi anni avere uno spazio esterno è diventato fondamentale. L’appartamento è dotato di ben due terrazzini, di cui uno nella zona giorno. Questi spazi esterni sono il luogo ideale per rilassarsi al rientro dopo una lunga giornata. Il terrazzo, dunque, può trasformarsi in una ulteriore stanza in più da arredare e sistemare al meglio perchè sia funzionale.
Il bagno
Un bagno stretto e lungo, in cui strutturalmente non verranno fatti grandi cambiamenti.
La vasca verrà sostituita con una doccia.
I rivestimenti anni ’70 che prima erano a tutta altezza, ora sono a metà, e hanno un ruolo importante nel rinnovare l’aspetto di questo ambiente (si è scelta una cementina Ceramica Fioranese che ben si abbina al pavimento grigio cemento selezionato per tutta la casa).
L’aspetto contemporaneo è dato anche dagli accessori neri, mentre i ripiani in legno contribuiscono ad accrescere il comfort generale.
Uno specchio disposto con il lato lungo nella direzione della parete più lunga appunto, contribuisce a dare una percezione più ampia dello spazio, con una duplice riflessione specchio/box doccia.
Questo è un ambiente ibrido, perchè accoglie anche la lavatrice. Inizialmente si era pensato di inserirla in un armadio a tutta altezza, ma l’effetto era un po’ claustrofobico, per cui alla fine abbiamo optato per lasciarla libera e inserire delle mensole a giorno nella parte superiore.
Le camere
La camera matrimoniale è luminosa e abbastanza ampia per garantire comfort e funzionalità. Questo ambiente non viene modificato, se non per un restyling che, oltre alla scelta di particolari colori, agisce anche sulla disposizione degli arredi.
Infine, la stanza in più.
Una seconda camera può essere utilizzata per lo smart working, esigenza sempre più diffusa. Si tratta di un locale tranquillo e luminoso, grazie all’affaccio su terrazzino interno.
L’ambiente può accogliere anche un comodo divano letto che all’occorrenza può trasformare questa nella camera per gli ospiti.
Che differenza c’è tra bilocale e trilocale?
Ho già dato una definizione esemplificativa di bilocale. Ciò che lo differenzia da un trilocale è proprio la presenza in quest’ultimo, di un ulteriore locale con funzione di camera e spesso anche di un soggiorno separato dalla cucina.
Attualmente quella del bilocale è una soluzione molto diffusa, ma, come ho detto prima, se la metratura lo consente, spesso viene trasformato in trilocale, per seguire le mutate necessità di una famiglia: una seconda camera o uno spazio per il lavoro da casa.
La trasformazione può richiedere interventi leggeri o pesanti.
Nel progetto presentato, ad esempio, siamo in una condizione intermedia, in quanto non ci saranno da fare grossi cambiamenti a livello di tramezzature, ma l’unico intervento un po’ più invasivo è lo spostamento della cucina.
Quando è possibile passare da bilocale a trilocale
Non basta, però, la metratura per poter modificare il proprio immobile in trilocale.
Piuttosto, è necessario che ci siano, come in questo caso, le opportune condizioni di illuminazione e aerazione. Quindi, per ogni locale dovrà esserci almeno una finestra di superficie minima pari a 1/8 della superficie di pavimento. Ciò non vale per il bagno, che può essere dotato anche di un sistema di estrazione meccanica. Per i ripostigli i regolamenti di igiene locali sono molto vari, quindi bisogna consultarli prima di avviare la trasformazione.
Inoltre, sono da rispettare anche le superfici minime utili per ogni tipologia di ambiente, così come stabilite dal D.M. 5 luglio 1975, le successive modifiche e integrazioni allo stesso, e i relativi regolamenti comunali.
Hai anche tu un bilocale che ti sta stretto? Vorresti una stanza in più? Possiamo studiare insieme la migliore soluzione per te!