Una casa con una storia
Ecco la Casa Verde, una casa anni settanta così chiamata da uno dei colori presenti più o meno in ogni stanza.
Ci sono voluti quasi quattro anni, ma finalmente è (quasi) terminata.
“Terminata” è una parola grossa quando si parla di una casa, perché nelle case non si finisce mai! Qualcuno dice che ci vogliono 7 anni per completarle, ma io non sono tanto convinta di questa cosa.
Una casa, come ho avuto già modo di dire, è un organismo vivente, fatto non solo dai muri che la perimetrano, ma fatta principalmente dalle persone che la abitano.
E’ proprio per questo che la casa si evolve e cresce con noi, vive le nostre stagioni e cambia, quindi non terminerà mai.
Ristrutturare una casa anni settanta
In questo caso si è quindi trattato di ristrutturare una casa anni settanta, la cui realizzazione è iniziata alla fine degli anni ’60, dandole nuova vita.
Ci troviamo di fronte ad una villetta di campagna, distribuita su tre piani, di cui uno abitabile, posto al piano rialzato, una cantina ed un sottotetto, collegati tra loro da una cassa scale interna.
Il prima: una casa anni settanta da ripensare
La vecchia abitazione era costituita da un lungo corridoio che divideva la zona giorno posta a sud dalla zona notte posta a nord.
La zona giorno aveva una piccola cucina, una sala da pranzo altrettanto piccola e una sala più grossa posta sul fondo del corridoio.
Dall’altra parte c’erano due camere da letto di circa 20 mq ciascuna e un solo bagno.
Il progetto
Con il progetto si è voluto mantenere intatta la zona notte, modificando quella giorno al fine di rendere più fruibili gli ambienti, aprendoli e ricavando un piccolo studio separato dal resto. Altra esigenza importante era quella di avere un secondo bagno.
Il lungo corridoio, dunque, è stato notevolmente ridotto, mantenendolo solo dove prima sorgeva la vecchia cucina.
Questa, intanto, una volta chiusa la porta verso la vecchia sala da pranzo, è diventata lo studio. Abbiamo posto una porta scorrevole a chiusura del corridoio, in modo da separare la zona studio da quella del resto della casa. La scorrevole presenta un vetro satinato, che lascia passare la luce per illuminare il corridoio.
Il cuore della casa
Le due sale sono state unificate per ricavare una zona cucina e una zona living/soggiorno separate da una piccola isola.
ll fulcro di questa area è il camino, da cui si diramano tubazioni che portano l’aria calda nel resto della casa e intorno a cui è organizzata una zona conversazione.
Una parte del grande soggiorno è divenuta il secondo bagno, accessibile da una delle due camere.
Gli interventi di Restyling
A parte gli interventi strutturali appena descritti, è stato fatto un vero e proprio restyling di tutti gli ambienti.
Si parte dalla cassa scale, interpretata non come una semplice area di passaggio, ma come l’ingresso vero e proprio di tutta la casa e quindi riorganizzato in funzione di questo valore da acquisire.
Ai colori scuri prima presenti negli infissi esterni e nelle porte, sono stati sostituiti quelli chiari: le carte da parati sono state eliminate per lasciare spazio ad una tinteggiatura bianca con tocchi di colore solo in alcuni punti; le porte, in parte recuperate, in parte nuove, sono bianche; gli infissi esterni sono stati sostituiti con altri del tipo alzanti scorrevoli bianchi che, avendo un’ampia luce, consentono di avere una visuale aperta sui campi e i prati circostanti.
I colori alle pareti, che riprendono varie sfumature di verde, sono stati posti lì dove si voleva evidenziare qualcosa:
- la parte inferiore dell’ingresso, per abbassarlo
- la parete dietro il letto delle due camere.
Lo stile è un misto tra quello industriale e quello scandinavo, con una base di partenza bianca ed inserti in legno.
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