Le piscine naturali sono un’alternativa più ecologica a quelle tradizionali che si sta diffondendo molto negli ultimi anni. Partite dai Paesi nordici, queste hanno avuto molto successo proprio lì e in tutta Europa, mentre hanno fatto fatica ad affermarsi in America.
Di cosa si tratta e in cosa differiscono da quelle tradizionali? Lo vediamo insieme in questo articolo.
Indice:
L’importanza dell’acqua in un giardino
Che si tratti di vasche, fontane, giochi d’acqua o laghetti, la presenza dell’acqua all’interno dei giardini è stata sempre un surplus irrinunciabile che contribuisce a creare degli angoli speciali e a rendere più suggestivo e fruibile il giardino.
Una piscina poi accresce il valore della nostra casa, aiutandoci a trovare frescura in estate, relax dopo una giornata di lavoro e divertimento per tutti i componenti della famiglia.
Cosa sono le piscine naturali?
Le piscine naturali o anche dette biopiscine differiscono da quelle tradizionali fondamentalmente per il sistema di filtraggio che è biologico e del tutto naturale quindi.
Esso, infatti, non avviene con l’impiego di sostanze chimiche, ma attraverso un vero e proprio ecosistema attivo. Questo processo viene definito fitodepurazione e consente di avere una piscina a basso impatto ambientale oltre che più sana anche per chi la usa.
Come realizzare una piscina ecosostenibile
Per realizzare una piscina naturale sarà necessario impostare il sottofondo in modo che possa accogliere le piante necessarie
Verrà posizionato, dunque, uno strato di impermeabilizzazione per evitare la percolazione in falda e poi un substrato per l’attecchimento, il cosiddetto medium.
Non pensate, però, di dover fare il bagno in una vasca melmosa. Le biopiscine sono in genere costituite da due vasche comunicanti ma poste a livelli diversi: una in cui si può nuotare e l’altra per la filtrazione dell’acqua.
Una volta ripulita, l’acqua verrà reimmessa nella vasca principale grazie all’aiuto di una pompa. Ed è proprio in questa seconda vasca che verrà realizzato il sottofondo descritto.
Piante acquatiche per biopiscina
Le piante dunque svolgono il ruolo quasi principale in questo tipo di piscine.
Il ruolo protagonista in realtà è dei batteri che svolgono questa funzione depurativa e che trovano nelle piante l’habitat ideale per il loro proliferare.
Le piante acquatiche impiegate nelle biopiscine sono di tre tipi:
- palustri, che grazie ai batteri presenti vicino alle loro radici, consentono la depurazione dell’acqua
- sommerse, che svolgono la funzione di ossigenare l’acqua ed accogliere sulle loro foglie alcuni batteri necessari alla fitodepurazione
- piante a foglie superficiali, come le ninfee, che aiutano nella regolazione della temperatura dell’acqua.
Trasformare una piscina tradizionale in una biopiscina
Se si ha già una piscina ma è di quelle tradizionali, niente paura, perchè si può trasformarle in una biopiscina.
In questo caso il filtro biologico dovrà essere costruito all’interno della stessa piscina esistente, dividendolo dalla parte balneabile mediante un muro con delle finestrelle per il passaggio dell’acqua pulita.
Questa è un’ipotesi, ma se si ha a disposizione dello spazio esterno ulteriore, per evitare di ridurre lo spazio balneabile della piscina esistente, si può pensare di realizzare la vasca di depurazione proprio a parte.
Ovviamente poi andranno modificati i vani tecnici perchè i vecchi filtri non serviranno più e ci saranno nuovi sistemi di pompaggio a basso consumo.
Tipologie di piscine naturali
Varie sono le tipologie di biopiscine.
Si parte da quelle tradizionali a depurazione integrata, in cui c’è un muretto basso a separazione delle due vasche.
In un secondo caso si ha la biopiscina a depurazione separata, in cui le due vasche sono completamente separate con un muro o un salto di quota con dei fori di troppo pieno che garantiscono il ricircolo dell’acqua. Un po’ come avviene nella riconversione di una piscina tradizionale.
Piscine naturali con idromassaggio
Come per le piscine tradizionali anche quelle naturali si possono realizzare con idromassaggio, aumentando così la loro attrattiva, come quelle realizzate da Balsamini Giardinieri.
Biopiscina riscaldata
Con una biopiscina si può creare una vera e propria spa in casa.
Innanzitutto con fondale al quarzo naturale l’acqua si riscalda perchè i raggi solari vengono attratti e si può arrivare anche a 29-35°.
Si possono creare anche dei sistemi geyser ad hoc.
Infine, se si disciolgono in acqua sali minerali come quelli dell’Himalaya la biopiscina diventa a tutti gli effetti una piscina di acqua termale.
Piscine naturali: localizzazione ed esposizione
La piscina è un elemento fortemente impattante, che, quindi, costituisce il fulcro di un giardino. Per questo, quando se ne prevede una, è bene che si parta proprio da qui per la distribuzione ottimale dello spazio.
Grazie alla piscina riusciamo a creare una vera e propria fusione tra naturale ed artificiale nel progetto del giardino, parti costruite e natura.
Quando si progetta una piscina è importante considerare in primis il clima e l’esposizione.
In linea generale è bene scegliere una posizione soleggiata, con esposizione a sud sud-ovest e che sia ben protetta dai venti freddi.
Se si ha a disposizione molto spazio esterno, sarebbe opportuno prevedere una certa distanza dalla casa, in modo da ridurre rumori e schiamazzi che possono arrivare dentro dall’area piscina.
Per le dimensioni, molto dipende anche qui dallo spazio a disposizione, ma anche dal risparmio che si vuole ottenere, in quanto va da sè che piscine più piccole comportano un risparmio di acqua e calore.
In realtà una piscina naturale ci consente di avere tutto questo più facilmente rispetto a quelle tradizionali, senza fare troppe rinunce.
Mantenere una biopiscina o piscina naturale
Uno dei vantaggi di una biopiscina è la manutenzione ridotta rispetto a quella da fare sulle piscine tradizionali.
L’ecosistema che si viene a creare è quasi autosufficiente e basterà pulire il filtro una volta ogni due anni e il fondo una volta l’anno. Il filtro di cui parlo in questo caso è il filtro fosfati che assorbe i fosfati (di cui si nutrono le alghe) in eccesso.
Grazie alla fitodepurazione, le biopiscine possono rimanere scoperte tutto l’anno, rimanendo di fatto pulite.
Piscine naturali permessi
Non c’è una normativa specifica per le biopiscine. Per la loro costruzione si seguono in genere le stesse trafile di una piscina normale, con la differenza che, grazie alle caratteristiche di basso impatto, gli iter sono molto semplificati, specie in luoghi su cui insistono dei vincoli ambientali.
Con un biolago ci risparmiamo l’autorizzazione agli scarichi, perchè per loro stessa natura esse non prevedono trattamenti con sostanze chimiche. L’unico inconveniente che si potrebbe verificare e che quindi va ben studiato è uno straripamento in caso di forti piogge.
Per il Catasto una biopiscina non è un bene di lusso, per cui non aumenterà le tasse da pagare. Di sicuro, però, averne una aumenterà il valore dell’immobile, come si è detto.
Biopiscine pro e contro
Riepiloghiamo un po’ i molti vantaggi di una piscina naturale.
Primo tra tutti il ridotto impatto ambientale, grazie all’impiego del sistema di filtraggio del tutto biologico.
Una piscina naturale ha anche un ridotto impatto paesaggistico perchè grazie ai materiali di cui è fatta si inserisce molto bene nel contesto circostante, come questa di Bio.design.
Le piscine naturali possono essere realizzate con varie configurazioni. Molto belle sono quelle a sfioro che ci immergono completamente nel paesaggio.
Inoltre, una piscina naturale è aperta tutto l’anno, senza bisogno di essere coperta.
C’è poi il risparmio energetico, in quanto vengono impiegate pompe a risparmio e basso impatto. Se si pensa poi che si autoriscaldano, il risparmio energetico è aumentato.
La manutenzione, come si è visto, è molto ridotta.
Ancora, i tempi di realizzazione sono molto stretti anche questi e gli iter burocratici accorciati.
La durata dei vari componenti è molto lunga.
Infine, l’immobile avrà un accrescimento del suo prestigio e del suo valore.
I contro sono legati principalmente al proporzionamento, perchè il filtro naturale deve essere ben proporzionato in base alla capienza di persone. Infine, con bambini piccoli potrebbe succedere che ci sia presenza di urina, digerita più difficilmente dal filtro naturale.
Quanto costa una biopiscina
Veniamo ora alla tasca. Molti crederanno che piscine di questo tipo costino molto, ma in realtà il costo non si allontana molto da quello delle piscine tradizionali. In genere partiamo dai 700 euro al metroquadro.
Ciò che inciderà sul prezzo finale sarà il tipo di rivestimento scelto, delle finiture e di tutto il contesto che si vuole costruire intorno, piante ulteriori e arredi inclusi.
C’è da considerare che in ogni caso la spesa sarà più ridotta rispetto a quella tradizionale perchè i costi di manutenzione sono inferiori come abbiamo visto.
Progettiamo insieme una biopiscina per i tuoi momenti di relax!
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Caterina
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