Intervista a Romano Baratta Lighting Designer
Perchè ci sia il giusto comfort all’interno di un ambiente è necessario che tutti i fattori che contribuiscono al benessere della persona vengano attentamente studiati. Il Lighting Design ci aiuta a conseguire il benessere visivo. Lo vediamo insieme a Romano Baratta in questa intervista.
Prima però vi presento il protagonista di questo incontro.
Romano Baratta è il titolare di Romano Baratta Lighting Studio, che si occupa di progetti di Lighting Design per ambienti interni ed esterni per ambiti urbani, commerciali, residenziali, industriali, religiosi, sportivi, per eventi di spettacolo, artistici, mostre d’arte e convegni.
E’ specializzato nella valorizzazione e nella creazione di ambienti residenziali dal grande valore visivo, climatico e di benessere. L’eleganza e la bellezza sono i due pilastri della sua filosofia progettuale.
Nel 2017 è stato nominato dalla rivista inglese Lighting magazine UK tra i migliori 40 progettisti under 40 al mondo (Lighting Design Award. 40 under Forty).
Come la luce contribuisce al benessere delle persone?
La luce è uno degli elementi più importanti per il benessere psico-fisico in un ambiente interno o esterno. Senza luce l’ambiente non sarebbe visibile. La luce permette di percepire le cose e gli spazi e può farlo con qualità o in modo errato.
La luce contribuisce al benessere delle persone in modo molto semplice: permette a chi è avvolto in una luce studiata ad hoc di trovarsi nel contesto ambientale ideale alle sue necessità del momento. E lo fa sfruttando la sua capacità di influire sia sulla psiche che sulla fisiologia, ma anche sui retaggi antropologici, molto importanti perché impressi dentro di noi.

Per avere qualità ambientale è necessario modellare la luce valutando la sua quantità, la sua posizione, la sua diffusione, la sua direzione, la sua temperatura di colore (luce calda o fredda per intenderci), la sua resa cromatica (resa del colore), la mancanza di vibrazioni e sfarfallii della luce emessa (per evitare anche fastidi come emicranie), il colore stesso della luce, che può permettere di interagire con l’aspetto psicologico e antropologico per un benessere completo.
Per avere benessere è necessario quindi giostrare tutte queste cose con attenzione e valutare ogni volta le finalità dell’ambiente e le necessità delle persone che lo dovranno abitare. Non c’è un modo univoco di intervento ma come ogni progetto è sempre una valutazione specifica molto accurata.
Cosa occorre per avere un comfort visivo ottimale in un ambiente interno?
Per avere un ottimo comfort visivo è importante che l’illuminazione non sia banale, monotona, ma costituita da zone in luce, zone in ombra, sfumature e interazioni di temperature differenti. Questo come dettagli generici. Chiaramente è sempre il progetto che permette di costruire il comfort visivo ideale per gli ambienti, ognuno con specificità differenti.

Una convinzione da sfatare è che sia necessaria tanta luce. Anzi, spesso è proprio il contrario. Troppa luce non permette il giusto comfort visivo, ma dipende dai luoghi. Per esempio, in cucina sono necessari livelli maggiori di luce rispetto ad una camera da letto o ad un salotto.
Queste sono indicazioni generiche, ma ripeto che per un comfort ideale è necessario valutare le necessità specifiche delle persone e degli ambienti.
Come definiresti in parole semplici il Lighting Design?
E’ l’arte di saper modellare la luce. C’è chi modella la materia. Il lighting designer modella la luce che è immateriale.

Il lighting design è la capacità di modificare l’atmosfera e il clima di un luogo con semplicità e in modo economico, valorizzandolo e permettendo alle persone di starci bene, avvolti dalla bellezza.
Cosa distingue il progetto di lighting design dalla semplice distribuzione delle luci che un progettista può fare?
C’è già differenza tra lighting design e illuminotecnica, dove la seconda è solo la capacità tecnica di usare apparecchi di illuminazione, mentre la prima è la capacità anche di valutare e usare la percezione visiva, la cultura estetica, la cultura storica e artistica, nonché la fisiologia e la psicologia. Figurarsi la differenza tra un lighting designer e un progettista generico, che fa solo la distribuzione elettrica o in altri casi del posizionamento solo di arredo delle luci come fanno gli architetti o gli arredatori.

Il lighting designer capace non rende solo l’ambiente idoneo e confortevole ma lo rende stupendo. Lo trasforma e permette che lo stesso spazio possa avere differenti scenari in base alle necessità delle persone. Un luogo dinamico, vivo e attrattivo. Un lighting designer capace, e non tutti lo sono, usa la luce anche per comunicare, ma soprattutto per dare un’anima all’architettura.
Qual è il valore aggiunto che una progettazione corretta della luce apporta ad un progetto di interior design?
Di rendere il progetto di interior non solo completo ma valorizzato in tutti i suoi aspetti. Valorizzare i materiali, i colori, gli arredi e soprattutto rendere al meglio le sensazioni e le emozioni che l’ambiente deve infondere, come volute dal progetto di interior design.
Permettere all’ambiente di avere un’anima. La luce, infatti, è come l’anima degli ambienti, mentre la struttura e gli oggetti sono il corpo.

Una casa senza un’illuminazione degna non è accogliente come dovrebbe, non è conviviale, non è emozionante, non è bella come potrebbe, non è possibile sentirla come il luogo dove recuperare le energie e sentirsi veramente “a casa”.
Partire da un foglio bianco a volte può facilitare il compito, ma quale consiglio di sentiresti di dare per la correzione di un ambiente in cui le luci sono già definite? Esistono delle semplici regole che si possono applicare, parametri da valutare, in prima battuta, per migliorare il comfort visivo di un ambiente esistente?
Quando si deve intervenire per “sistemare” l’illuminazione di un luogo con l’illuminazione già definita, si deve valutare se tale illuminazione corrisponde a quanto ci si aspetta. Se soddisfa il cliente. Spesso però il cliente non è capace di valutare o comprendere se ciò è il meglio.

Solitamente, quando mi capita una richiesta del genere, cerco di intervenire con l’aggiunta o lo spostamento di alcune lampade da appoggio o piantane nei punti giusti, tali che possano migliorare il clima luminoso. Oppure con la sostituzione della temperatura di colore, per modificare l’atmosfera e migliorare il benessere psico-fisico ma anche visivo. Rendere più bello e attraente lo spazio.
Come si svolge una consulenza di lighting design?
Come una qualsiasi consulenza professionale. Viene dato l’incarico, dopo aver accettato una parcella di progettazione e si procede con i sopralluoghi, gli studi, le indagini e le valutazioni necessarie per effettuare la progettazione.

A questo punto si elabora un’idea che viene proposta e discussa e, una volta accettata, si procede allo sviluppo degli esecutivi necessari per la realizzazione, nonché alla compilazione della lista degli apparecchi illuminanti.
Sapresti darmi dei costi indicativi di un progetto di Lighting Design?
Il costo di un progetto di lighting può variare in base alla profondità del progetto, alla complessità e alla dimensione degli ambienti. Solitamente può andare da una consulenza di alcune centinaia di euro ad un progetto completo di qualche migliaia di euro. Se è da illuminare un castello, beh allora si va su!

I costi del progetto, comunque, sono sempre in proporzione ai costi degli interventi previsti in generale. Posso assicurarvi però che questo costo, non solo verrà assorbito dall’intero costo esecutivo, grazie alla nostra capacità di ottimizzare i lavori e gli interventi, ma che a lavoro completato, la bellezza dell’illuminazione e dell’ambiente lo renderà un investimento sul benessere personale.
Nessuno dei mei clienti mi ha mai detto, dopo aver ultimato i lavori: “bello, ma quanto mi sei costato”, ma hanno sempre esclamato:
“wow !! straordinario.”
Per dare un anima anche alla tua casa con un progetto di Lighting Design, contatta Romano Baratta Lighting Studio:
@romanobaratta
info@romanobaratta.com
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