Nel panorama dell’edilizia sostenibile, le case in terra e paglia rappresentano una soluzione innovativa e naturale per costruire abitazioni salubri, efficienti e a basso impatto ambientale. Questi materiali antichi, rivalutati dalle più moderne tecniche costruttive, offrono vantaggi significativi in termini di isolamento termico, qualità dell’aria e risparmio energetico.
In questo nuovo articolo intervista parleremo di come la combinazione di terra cruda e paglia possa garantire ambienti confortevoli e sostenibili, sfatando i falsi miti legati a questa tecnologia costruttiva. Approfondiremo i benefici di queste abitazioni, il loro impatto ecologico e le potenzialità di un settore in continua crescita. Se stai valutando un progetto di costruzione o ristrutturazione nel segno della sostenibilità, questa lettura fa per te!
Ne parleremo con Sara Lucietto di Terra e Paglia.
Indice:
Come nasce Terra e Paglia e perché avete scelto questi materiali per le vostre costruzioni?
Il nostro percorso è iniziato in un centro di educazione ambientale a Passignano sul Trasimeno, dove io e il mio socio, Sanny, ci siamo conosciuti. Lui era il direttore del centro, mentre io ero arrivata come volontaria dopo l’università per fare esperienza pratica in un cantiere scuola.
Il centro era tutto realizzato in materiali naturali e c’era aperto un cantiere scuola all’interno. Qui abbiamo lavorato alla costruzione di un annesso agricolo utilizzando materiali naturali come legno, terra e paglia.

Dopo quell’esperienza, abbiamo iniziato a collaborare stabilmente, organizzando laboratori di educazione ambientale e abitare sostenibile per scolaresche.
Abbiamo poi cominciato ad organizzare dei laboratori fuori dal centro e, proprio grazie a queste attività, siamo stati contattati da alcuni architetti che cercavano un’impresa per costruire una casa in balle di paglia: a quel tempo non esisteva nessuno che lo facesse. Da lì è nata l’idea di trasformarci da formatori a costruttori, fondando un’impresa edile specializzata in materiali naturali.
Come le case in terra e paglia contribuiscono alla sostenibilità rispetto alle costruzioni tradizionali?
Ci tengo a premettere che parliamo di case in terra e paglia, ma il discorso è più ampio e anche nelle risposte che verranno mi riferirò ai materiali naturali in generale, non solo a terra e paglia.
Utilizzare materiali naturali come terra e paglia riduce significativamente l’impatto ambientale rispetto ai materiali convenzionali. Questi elementi non richiedono processi di trasformazione energivori come la cottura della calce o del cemento e non generano rifiuti speciali. Una volta terminato il loro ciclo di vita, possono essere reintegrati nell’ambiente senza inquinare.
Le nostre costruzioni possono essere sia nuove che ristrutturazioni. Nelle nuove costruzioni utilizziamo balle di paglia come materiale da tamponatura, mentre nelle ristrutturazioni impieghiamo pannelli in fibra naturale (legno, canapa) per realizzare cappotti termici, poi rivestiti con intonaci in terra cruda. Questo garantisce edifici ad alta efficienza energetica con un comfort abitativo superiore.
Quali vantaggi offrono terra e paglia in termini di isolamento termico ed efficienza energetica?
La paglia è un ottimo isolante termico: leggera e altamente performante, permette di ottenere edifici in classe energetica A senza necessità di trattamenti chimici. La terra, invece, lavora sull’inerzia termica, contribuendo a mantenere una temperatura costante all’interno della casa. L’uso combinato di entrambi questi materiali garantisce ambienti freschi in estate e caldi in inverno, con un notevole risparmio sui consumi energetici.
Come questi materiali migliorano la qualità dell’aria negli ambienti interni?
Le murature in terra e paglia sono altamente traspiranti, consentendo una naturale regolazione dell’umidità. La terra cruda, in particolare, è un materiale igroscopico che assorbe e rilascia umidità mantenendo livelli ottimali attorno al 50%, senza bisogno di deumidificatori artificiali. Questo contribuisce a creare un microclima sano e confortevole, riducendo il rischio di muffe e allergeni.
C’è poi il fatto che usare materiali naturali ci rimanda anche all’essere realmente in natura, anche quando siamo all’interno, avvolti da qualcosa che istintivamente riconosciamo.
È possibile integrare queste costruzioni con sistemi di risparmio energetico?
Assolutamente sì. Le case in terra e paglia si prestano perfettamente all’integrazione con tecnologie sostenibili come pannelli solari, ventilazione naturale e sistemi di recupero delle acque. Nelle nuove costruzioni, queste soluzioni vengono spesso incluse già in fase progettuale, mentre nelle ristrutturazioni dipende dallo stato dell’edificio e dalla fattibilità degli interventi.
Le case in terra e paglia sono durevoli nel tempo? Quali accorgimenti richiedono per la manutenzione?
Le case costruite con materiali naturali, come terra e paglia, hanno una durabilità paragonabile a quella delle costruzioni tradizionali, a patto che vengano rispettati alcuni accorgimenti progettuali e costruttivi. Il degrado della paglia, essendo un materiale organico, avviene solo in presenza di umidità. Per evitarlo, si adottano strategie costruttive mirate a mantenere il materiale asciutto nel tempo.
Ad esempio, la base della struttura viene sollevata dal terreno per evitare il contatto con l’umidità, creando una fondazione rialzata e ben isolata. Questo accorgimento impedisce all’acqua di infiltrarsi nella parete in paglia.

Un ulteriore elemento chiave è la scelta degli intonaci: quelli in materiali traspiranti, come la terra cruda, permettono all’umidità di attraversare la parete senza ristagnare, evitando così fenomeni di condensazione interna che potrebbero compromettere la struttura nel tempo.
Si possono realizzare progetti moderni e personalizzati senza rinunciare all’estetica?
Sì, i materiali naturali offrono ampie possibilità di personalizzazione. Essi sono meno conosciuti di altri materiali tradizionalmente usati in edilizia, ma questo non li rende inadeguati. Esattamente come gli altri materiali, essi possono essere utilizzati come voglio da un punto di vista funzionale ed estetico, una volta note le loro caratteristiche.
La terra può essere lasciata grezza per un effetto materico o lavorata fino a ottenere superfici lisce e raffinate. Posso inserire delle fibre naturali come il canapulo, la paglia tritata, la pula di riso e così via, come parti naturali lasciate visibili all’interno dell’intonaco per creare appunto questo effetto materico.
Come garantite che i materiali utilizzati siano ecologici e provenienti da fonti sostenibili?
La sostenibilità è un valore centrale nella costruzione delle case in terra e paglia, e per questo motivo la selezione dei materiali è un aspetto fondamentale. La terra e la paglia sono materiali naturali, ampiamente disponibili e a basso impatto ambientale, ma è essenziale che la loro origine sia controllata e certificata per garantire il minor impatto possibile sul territorio.
Noi ci impegniamo a scegliere materiali locali, riducendo il trasporto e le emissioni di CO₂. La terra utilizzata proviene spesso dagli stessi scavi di cantiere, evitando sprechi e riducendo il consumo di nuove risorse. La paglia, invece, è un sottoprodotto agricolo rinnovabile, che altrimenti verrebbe smaltito come rifiuto.
Quando i materiali non sono locali, ci assicuriamo comunque che provengano da aziende che conosciamo personalmente e di cui abbiamo toccato con mano che tipo di materiali utilizzano.
Un modo empirico ma efficace per testare l’autenticità di un materiale è valutarne il comportamento nel tempo: ad esempio, una malta di terra cruda, se lasciata in un secchio, può essere rimpastata anche il giorno successivo, poiché non subisce reazioni chimiche di indurimento, a differenza di prodotti a base di calce o cemento. Questo semplice test conferma l’assenza di componenti sintetici e garantisce che il materiale sia realmente naturale.
Quali passaggi burocratici sono richiesti per costruire una casa in terra e paglia?
Non ci sono iter burocratici differenti rispetto alle costruzioni tradizionali. Le autorizzazioni necessarie dipendono dal tipo di intervento (CILA, SCIA, permesso a costruire), non dai materiali utilizzati.
In alcuni contesti di appalti pubblici possono esserci delle differenze perchè occorrono tutta una serie di certificazioni dei materiali.
Qual è il costo di una casa in terra e paglia rispetto a un’architettura convenzionale?
I costi sono simili a quelli di una costruzione tradizionale, con leggere variazioni a seconda delle finiture scelte. Questo anche perchè tutto ciò che c’è a completamento come possono essere serramenti o simili, è uguale sia nelle case in materiali naturali che nelle case tradizionali.
Tuttavia, l’investimento iniziale viene compensato da un maggiore comfort abitativo e da un risparmio energetico significativo nel lungo termine. Scegliere il convenzionale solo per una questione di prezzo è riduttivo. Non ci sono paragoni tra le performance delle due tipologie.
I cappotti che lavorano sull’efficienza energetica spesso dimenticano che essa arriva a delle persone che vivono negli ambienti. L’efficienza energetica non è solo un numero da raggiungere a prescindere da altre cose. E’ una delle cose da tenere in considerazione quando parliamo di migliorare l’edificio. Si tratta di migliorare in toto la vita di chi vive quegli ambienti. Bisogna tenere uno sguardo più aperto su tutto l’intervento. I materiali naturali hanno questo ampio spettro di azione.
Qual è il progetto di cui siete più orgogliosi e perché?
Dalla nascita della nostra impresa abbiamo realizzato molti progetti di cui siamo orgogliosi, ma quello che più ci rappresenta è la creazione della QB Academy, una scuola di formazione dedicata alla bioedilizia.
Fin dall’inizio del nostro percorso, l’educazione e la divulgazione sono state componenti essenziali del nostro lavoro. Abbiamo organizzato corsi, workshop, giornate informative e partecipato a fiere di settore, sempre con l’obiettivo di diffondere la conoscenza sui materiali naturali e sulle tecniche costruttive sostenibili.

Negli ultimi anni abbiamo deciso di strutturare questa attività in modo più organico, dando vita alla QB Academy. Qui offriamo percorsi formativi annuali che permettono ai partecipanti di sperimentare direttamente in cantiere diverse soluzioni costruttive con materiali naturali. L’obiettivo è colmare un grande vuoto informativo e formativo: troppo spesso, chi desidera realizzare una casa in terra e paglia incontra difficoltà nel reperire manodopera qualificata o progettisti competenti in bioedilizia.
Attraverso la QB Academy, vogliamo ampliare la rete di professionisti capaci di lavorare con materiali naturali, rendendo queste soluzioni più accessibili e diffuse. Questo progetto ci appassiona particolarmente perché crediamo fermamente che la sostenibilità non sia solo una questione di materiali, ma anche di conoscenza e consapevolezza. Formare nuove generazioni di costruttori e progettisti è il modo migliore per garantire un futuro all’edilizia naturale e per rendere sempre più persone consapevoli delle alternative disponibili.
Come vedete il futuro delle case in terra e paglia nel panorama dell’edilizia sostenibile?
Abbiamo aperto la nostra impresa nel 2015. Quello che abbiamo visto dal nostro osservatorio è che c’è una crescente consapevolezza delle persone riguardo alla sostenibilità e al benessere abitativo. Negli ultimi anni, l’attenzione verso materiali naturali ed ecologici è aumentata e sempre più persone cercano alternative più salubri rispetto ai metodi costruttivi tradizionali.
Tuttavia, affinché queste soluzioni diventino una vera e propria alternativa diffusa, è necessario un cambiamento culturale e normativo. Attualmente, la bioedilizia è ancora considerata di nicchia, e i professionisti del settore – dagli architetti alle imprese edili – spesso non hanno una conoscenza approfondita delle potenzialità di materiali come quelli naturali. Per questo, la formazione e la divulgazione rimangono fondamentali per il futuro di queste tecniche costruttive.
Quale consiglio dareste a chi sta valutando di costruire la propria casa con terra e paglia?
Sta per uscire la nostra terza stagione del podcast e questa è la domanda che facciamo sempre alla fine ai nostri ospiti.
Il primo consiglio è quello di affidarsi ad un tecnico di fiducia che sia competente in questa materia, sia per la parte di progettazione che per la parte di direzione lavori. Una persona con cui vadano d’accordo e affidarsi a questa persona per tutta una serie di scelte. Questo aiuta moltissimo tutto il processo anche quando si tratta di materiali naturali.
Scegliere delle figure del genere riduce lo stress della gestione complessiva del cantiere.
Bonus sulle case in materiali naturali
In conclusione aggiungo una considerazione personale.
Ci piace molto pensare che l’edilizia sostenibile non sia solo usare materiali naturali. E’ sicuramente il primo passo fondamentale. Ma non basta per fare diventare il processo sostenibile.
C’è una sostenibilità umana anche nei processi edili. I cantieri sono a volte degli ambienti brutti da vivere perchè pensiamo poco alla parte relazionale.
Quindi parlare di edilizia sostenibile pensando all’ambiente e alla gestione economica, dimenticando cosa si crea in cantiere, che clima si respira, non è un discorso completo. Questa parte è importante.
Sul nostro sito abbiamo scritto che portiamo avanti l’idea di rivoluzione gentile, che per noi è anche provare ad instaurare delle dinamiche più sostenibili nei luoghi di lavoro. Anche quindi nei cantieri edili.
Bisogna lavorare in questo senso. Affinchè il benessere delle persone che deriva dalla costruzione di una casa con materiali naturali sia in primis anche il benessere delle persone che l’hanno costruita.
Intervista a Sara Lucietto di Terra e Paglia

Artigiani e formatori. Realizzano case con materiali naturali e insegnano anche come farlo.
Qui i loro contatti:
Via Pirandello, 8 06068 Panicale (PG), Italy
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