Tra le tendenze del turismo post pandemia che ho brevemente descritto qualche articolo fa, c’è quello degli affitti brevi per i nomadi digitali.
Chi sono? Che tipo di turismo è il loro? Di cosa hanno bisogno e come possiamo adattare la nostra casa vacanza per garantirgli una permanenza piacevole?
A tutte queste domande cercherò di rispondere in questo articolo.
Indice:
Chi sono i nomadi digitali
Quello del nomadismo digitale è una tendenza non nata con la pandemia, ma già più di vent’anni fa e grazie alle sempre più sviluppate tecnologie di sicuro crescerà.
Il nomade digitale è colui che viaggia non necessariamente per turismo, ma lavorando.
Noi italiani soprattutto siamo molto legati al concetto del “posto fisso”, come in un film di Checco Zalone si evidenziava. Ma i tempi sono decisamente cambiati e oggi il posto fisso sicuro è sempre più un’idea da abbandonare.
Il nomade digitale lo ha capito forse per primo, e lavora da freelance come consulente in remoto, sfruttando le tecnologie appunto digitali.
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Il nomadismo digitale è proprio di coloro che, partendo dalla possibilità di lavorare da qualsiasi posto nel mondo, lo girano portandosi dietro il lavoro.
Per loro non è più una vacanza, ma uno stile di vita.
Scelgo un posto dove portare la mia vita e il mio lavoro perchè penso di trovare lì tutte le condizioni favorevoli per me, fino a quando non mi va poi di sperimentare nuove situazioni e mi sposto di nuovo.
Capirete che la pandemia e il diffondersi dello smart working come possibilità offerta ai lavoratori anche da quelle aziende che magari prima erano un po’ restie, ha fatto schizzare il numero delle persone che lavorano da casa o da qualsiasi posto gli piaccia.
L’identikit del nomade digitale
Il nomade digitale è una persona più o meno giovane, che come si è accennato lavora a distanza, per cui ha necessità di trovare un posto tranquillo dove poterlo fare, con la possibilità di starsene concentrato. Ovviamente ha bisogno che nel posto scelto ci sia tutto ciò che è necessario per portare avanti il suo lavoro.
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Sicuramente il nomade digitale, dovendo vivere per diverso tempo in un determinato posto, preferirà un appartamento ad un più impersonale hotel, perchè lo sentirà uno spazio più suo e si sentirà a casa.
Non necessariamente avrà bisogno di vivere proprio in centro, ma almeno dovrà essere vicino ai principali mezzi di trasporto, per spostarsi facilmente.
Inoltre, anche i servizi non dovranno essere distanti. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone che si spostano con mezzo non proprio e che vogliono vivere il posto, la vita di quartiere.
Magari la presenza vicina di spazi di coworking può essere un’ottimo gancio.
![affitti-brevi](https://caterinascamardella.it/wp-content/uploads/2022/03/nomadi-digitali-affitti-brevi-coworking-1024x683.jpg)
Il nomade digitale insomma non è il turista mordi e fuggi, bensì è uno che ci tiene al luogo che ha scelto e lo vuole vivere intensamente.
Alloggi per nomadi digitali
Il nomadismo digitale ha aperto la strada ad un nuovo modo di gestire gli affitti brevi.
Proprio perchè come si è detto la tendenza è in crescita, l’accoglienza fatta a questo tipo di viaggiatore diventa per i gestori di case vacanza un’opportunità imperdibile.
Va da sè che l’alloggio dovrà essere adeguatamente allestito ed accessoriato per poter ospitare una persona che non viaggia per turismo, o almeno non solo. Bisogna tenere bene in mente che quell’ospite è lì anche e soprattutto per lavorare.
![affitti-brevi-nomadi-digitali](https://caterinascamardella.it/wp-content/uploads/2022/03/nomade-digitale-affitti-brevi-1024x683.jpg)
Più che di affitto breve potremmo parlare di affitti di medio o lungo periodo, perchè non si tratterà di 2-3 giorni ma di un periodo sicuramente più lungo.
Va da sè che in primis l’appartamento va allestito non solo con lo stretto necessario per un affitto breve, ma anche con tutto ciò di cui un normale turista magari non sente il bisogno.
Ad esempio, potrebbero servire un frigo più grande o la lavastoviglie, tutti gli utensili da cucina, armadi più grandi, ma questi sono solo alcuni esempi.
Tutto quello che occorre ad un nomade digitale
Ciò che è assolutamente indispensabile per un nomade digitale è:
- una connessione superveloce
- una postazione lavoro comoda, con scrivania o tavolo dedicato e sedia confortevoli
- impianto elettrico adeguato accanto alla postazione, ossia un numero sufficiente di prese o una ciabatta, adattatori, una luce da scrivania
- molto apprezzata una stampante.
![affitti-brevi-nomadi-digitali](https://caterinascamardella.it/wp-content/uploads/2022/03/affitti-brevi-wifi-1024x678.jpg)
Per poter attrarre questo tipo di clientela, le strutture che ad essa si rivolgono dovranno necessariamente mostrare nelle foto del loro sito o sui portali dedicati anche un’immagine dello speed test fatto sul proprio modem in modo da mostrare la velocità a cui si può navigare in quell’immobile, della postazione lavoro, di una eventuale postazione allestita all’esterno che può essere sicuramente di impatto e, infine di ogni dotazione che costituisce un plus per il nomade digitale.
Un’opportunità per i borghi
Ospitare i nomadi digitali si sta rivelando anche un modo intelligente di recuperare i borghi, di cui in Italia siamo ricchi.
Da quelli più abbandonati a quelli mediamente vissuti, soprattutto nel Sud si stanno attrezzando per garantire zone wi-fi free e offrire un’accoglienza impeccabile per questo tipo di viaggiatori.
![affitti-brevi](https://caterinascamardella.it/wp-content/uploads/2022/03/postazione-esterna-affitti-brevi-1024x683.jpg)
E’ il modo giusto per ridare nuova vita a questi posti, con un turismo sicuramente sostenibile come si diceva poc’anzi.
Vuoi preparare la tua struttura ad accogliere nomadi digitali? Scrivimi!
Caterina
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