Gli appartamenti in condominio degli anni ‘70-’80 erano costituiti spesso e volentieri da lunghi corridoi di ingresso, sui quali si aprivano le varie stanze. Questo comportava un primo impatto non molto piacevole, perchè si entrava in un luogo abbastanza angusto e una distribuzione spesso poco funzionale.
É il caso del progetto che vi presento in questa pagina.
Un appartamento condominiale situato a Roma, nel quale si entra in un corridoio stretto e lungo su cui si affacciavano le varie stanze.















Il prima
In questa casa si può dire che abbiamo una disposizione invertita di zona giorno e zona notte, almeno per come le intendiamo noi oggi.








Appena entrati, infatti, si hanno subito le due camere a sinistra, mentre sulla destra un ripostiglio e il bagno.

Solo arrivati in fondo al corridoio si può accedere alla cucina e, accanto a questa, ad una sala, dotata di balcone con un bell’affaccio.
Il progetto
Come deve essere disposta una casa? Questa è una domanda molto frequente.
Non c’è una risposta univoca. La disposizione di una casa dipende dalle esigenze e dalle abitudini di chi la abita.
Ed è proprio questo principio che alla fine ha permeato l’intero iter progettuale.
Le richieste
Il progetto è stato realizzato per una consulenza online e le richieste arrivate sono state:
- valorizzare il corridoio, che è l’ambiente di maggiore visibilità per chi entra
- avere una stanza multifunzione per lo smart working e per gli ospiti
- migliorare la funzionalità dell’appartamento senza grandi stravolgimenti e con pochi lavori
- creare degli ambienti confortevoli ed ordinati
- conservare alcuni arredi già posseduti (tra cui il letto matrimoniale, un tavolo in ciliegio, un armadio IKEA e alcune stampe).
Infine, preciso che il progetto ha riguardato l’ingresso, le due camere e la sala, non la cucina e gli altri ambienti.
Le proposte: zona notte più intima
La cosa che mi ha colpito immediatamente è proprio la presenza della zona notte all’ingresso. Insomma, entrando, si guardava direttamente nella camera padronale e questo non mi sembrava per niente bello.

Proprio per questo motivo ho avanzato diverse proposte per dividere la zona giorno dalla zona notte e garantire più intimità alla seconda.
La cucina in fondo non mi aiutava molto. Ho provato anche a invertire la prima camera con la sala, ma il fatto che l’unico balcone fosse proprio dell’ambiente in fondo ci penalizzava.
Alla fine, dopo un confronto costruttivo, la soluzione scelta ha virato sulla distribuzione che vi mostro.

Il progetto consiste nel chiudere le porte attuali delle due camere, alle quali si accede da un disimpegno ricavato sacrificando un poco la seconda camera. Questo disimpegno diventa anche uno spazio dove posizionare l’armadio IKEA, facendolo diventare una sorta di mini-cabina armadio.
Il restyling
Fin qui vi ho parlato di come ho riorganizzato la pianta dell’appartamento, con pochi e semplici interventi.
Il resto del progetto è stato un home restyling per valorizzare i punti di forza della casa e mascherare quelli deboli.
Un ingresso di impatto
Il corridoio stretto e lungo presenta su un lato una rientranza, sfruttata con un mobile su misura che ha la funzione di dispensa, cappottiera, scarpiera e locale tecnico, dal momento che accoglie il router e il quadro elettrico.

La listellatura che fa da sfondo all’attaccapanni viene riproposta nella boiserie che abbassa il corridoio e con i suoi elementi verticali gli da’ un ritmo più cadenzato, riducendone visivamente la lunghezza.
Uno specchio orizzontale lungo viene posto su un lato, a metà più o meno del percorso, per ampliare la percezione spaziale. Dall’altra parte, pannelli di verde stabilizzato rendono vivo questo spazio.
Infine, per guadagnare luce, le due porte sul fondo, quella della cucina e quella del living, vengono sostituite con altre a vetro.
La zona notte
Delle due camere, quella padronale presenta un’ampia armadiatura . La soluzione scelta è di Caccaro.

Il letto da recuperare viene inserito su una parete che ha nella parte bassa una verniciatura grigio chiaro e in quella alta la carta da parati Riflessi di Rimura, con accenti di blu, uno dei colori della palette scelta.

La seconda camera ha un piccolo divano letto, da aprire all’occorrenza, e un’ampia zona per il lavoro, con una combinazione dello String System che occupa l’intera parete lunga.
La chiusura della vecchia porta ha creato due rientranze che vengono sfruttate come nicchie per una mensola per i libri.
La sala
Dulcis in fundo, la sala.
Si tratta di un piccolo living in cui convivono la zona divani e quella per il pranzo.

Le tonalità rossicce del tavolo ciliegio vengono ammorbidite da un colore greige, col quale sono tinteggiate le pannellature create sulle pareti.

Modanature semplici e pochi mobili rendono elegante e ordinato questo ambiente.
Completano il tutto un divano a due posti chiaro e dalle forme sinuose e una parete attrezzata Scavolini, semplice, con alcuni elementi trasparenti ed altri sfalsati, che la rendono leggera.
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